C’è stato un tempo in cui tutto fluiva perfettamente. L’uomo sapeva con chiarezza perchè era nato e a cosa era destinata la sua permanenza sulla Terra.
Poi tutto si è confuso. Maremoti e terremoti, guerre, catastrofi hanno piegato la volontà umana al punto che, ora, tutto ciò che resta nella maggior parte dei casi è un insieme confuso di emozioni, sentimenti e mente.
Mente egoica, mente rumorosa, mente giudicante, mente stupida che pensa e pretende di essere l’unico punto di riferimento per l’essere umano mentre l’unica cosa che fa è quella di rovinargli definitivamente la vita.
La vita andrebbe vissuta con semplicità e austerità, andrebbe trascorsa alla ricerca del proprio personale Destino, della propria nota unica ed irripetibile. Invece ormai la maggior parte delle persone sceglie una musica commerciale di poco gusto dallo “store” della vita, riempito da esseri di poca o nessuna umanità che vogliono solo continuare a mantenere l’uomo di oggi confuso e stordito.
Stordito di alcool, di sensazioni confuse, di troppo cibo, di troppa paura, di povertà, dell’illusione della povertà perché invece, la realtà è che il mondo pullula di abbondanza di ogni tipo.
Alla portata dell’uomo ci sarebbe ogni forma di ricchezza: interiore, di felicità, di realizzazione e poi anche abbondanza e ricchezza materiale.
Sono poche le persone che capiscono che il mondo in cui vivono NON è il vero mondo, quello che potrebbero costruirsi prendendo in mano il proprio potere creativo, riprendendosi il potere di creare la propria realtà.
La maggior parte pensa che sia impossibile cambiare le cose, che sia impossibile cambiare se stessi, che tutto questo richieda troppa fatica perciò tanto vale abbandonare il campo e limitarsi a “Tirare avanti”.
Ma “Tirare avanti” è quanto di più inutile e controproducente possa esistere. Non c’è nessun avanti verso cui tirare. C’è solo da fermarsi, respirare profondamente e riconoscere che ogni cosa che viviamo e sentiamo parte da noi ed è da noi che dobbiamo partire quindi per cambiare.
Da noi e dai nostri pensieri. I pensieri non “accadono”, a differenza di ciò che la maggior parte della gente crede.
I pensieri non “accadono”, le emozioni non “accadono”, le disgrazie non “capitano”: siamo noi che originiamo ogni cosa nella nostra realtà, ogni singola sfumatura e accadimento.
Purtroppo abbiamo smarrito la mappa per interpretare la nostra realtà e correggere il tiro. L’abbiamo smarrita da così tanto tempo che non ricordiamo nemmeno più che c’era una volta una mappa.
Però, a prescindere dal fatto che l’abbiamo dimenticato, la mappa non è sparita, esiste ancora. Tu, la vuoi?