Ho ripescato questo prezioso estratto di Albert Einstein, che esprime la sua ‘idea sulla “crisi”. Parole dure, soprattutto quando si devono fronteggiare momenti difficili, con l’ansia di non sapere che domani ci aspetta, con l’impossibilità per moltissimi giovani di crearsi un futuro così come ci è stato insegnato a scuola.
Però parole come queste fanno riflettere. Soprattutto perché è vero che esistono alternative e che ci sono soluzioni.
Donald Trump e Robert Kiyosaky nel loro libro “Perché vogliamo che tu sia ricco” dicono chiaramente che “Tutti hanno problemi economici. Se vuoi arricchirti, risolvi i problemi. Identificare i problemi crea l’opportunità per creare una soluzione”
Ecco quindi le illuminanti parole di Einstein:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”