Depressione postpartum: sintomi, cause e come esser d’aiuto
La depressione postpartum si riferisce agli episodi depressivi che si presentano dopo aver partorito. Possono presentarsi non solo dopo la nascita di un bambino, ma anche dopo un aborto spontaneo o l’interruzione di una gravidanza.
La gravità dei sintomi varia da caso a caso ma anche in funzione della durata del periodo “difficile” e del momento in cui compare.
Che differenza c’è tra baby blues, depressione postpartum e psicosi?
Il “baby blues” è un periodo successivo al parto caratterizzato da malinconia, ansia, irritabilità, cambiamenti di umore e stanchezza. Ma si tratta di alterazioni normali, che spariscono da sole in una decina di giorni senza alcun tipo di intervento.
Quando invece questi sintomi si presentano anche mesi dopo il parto, e perdurano nel tempo, allora si tratta di depressione. In questo stadio la disperazione, l’ansia e la malinconia possono essere talmente forti che la donna non riesce a sobbarcarsi il peso degli impegni quotidiani.
Esiste poi una forma ancora più grave,chiamata psicosi postpartum. In questo stadio la donna soffre di allucinazioni che possono portarla a gesti inconsulti nei confronti di se stessa o del bambino. Qui è necessario l’immediato intervento medico.
“Tutto parla di te”. La Depressione Post Partum approda anche sul Grande Schermo
Che sia un argomento sempre più all’ordine del giorno lo conferma anche il fatto che il tema della Depressione Post Partum sia approdato anche sul grande Schermo.
Quanto è difficile rompere l’omertà sulla depressione post parto. Ci prova Alina Marazzi con il suo nuovo film “Tutto parla di te” nei cinema a partire da Giovedì 11 aprile.
Un film che palra di come ci si possa sentire sole e inadeguate. E di quanto faccia male scoprire che la maternità non è solo idillio. Torni a casa con il neonato e la festa non c’è. Spesso ci sono la fatica e la paura, qualche volta c’è il rifiuto e se nessuno ci dà una mano può calare il buio e, infine, la follia. Ma quanto è difficile ammettere, persino tra donne, di sentirsi una “cattiva madre”.
La depressione post parto colpisce una mamma su sette
Ma è davvero una questione così grave?
Sembrerebbe proprio che sì, Partorire oggi sia più difficile, e soprattutto più stressante. Secondo uno studio inglese la depressione post parto potrebbe addirittura colpire una mamma su sette. I dati raccolti in un anno di studio su 10mila neomamme, neomamme, ricoverate presso la Divisione di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Pittsburgh, sono un po’ sconfortanti: su 7 nuove mamme una svilupperà probabilmente la depressione post parto.
Le partecipanti sono state seguite per un anno e oggetto di interviste telefoniche condotte a quattro e 6 settimane dopo il parto. «Abbiamo chiesto loro se erano state in grado di ridere e vedere il lato divertente delle cose – sottolinea la psichiatra Dorothy Sit nella nota Pittsburgh – Se avevano la capacità di guardare al futuro con gioia, anche se non è necessariamente colpa loro quando le cose vanno male. Se avevano sensazioni di ansia o preoccupazioni senza apparente motivo, o fossero spaventate o in preda al panico senza una buona ragione».
a seguito di visite a domicilio condotte più avanti nel tempo si è scoperto che molte donne presentavano sintomi depressivi piuttosto gravi. «Abbiamo scoperto che il 20 per cento [delle mamme] ha avuto pensieri di suicidio: pensieri di morte, di attendere di morire; non volersi svegliare, solo scappare – spiega Sit – In effetti, alcune pazienti con sintomi molto gravi aveva preso la decisione di togliersi la vita». Altri risultati mostrano che quasi il 22 per cento delle donne aveva sviluppato sintomi depressivi dopo un anno dalla nascita dei loro bambini.
Dietro allo sviluppo della depressione, secondo gli esperti, ci possono essere i cambiamenti ormonali e genetici che avvengono durante questo processo e periodo. Ma se alcuni sbalzi di umore possono essere normali, quando questi assumono connotati più persistenti, gravi e inquietanti, allora significa che c’è bisogno di aiuto.
Una rete di sostegno contro la depressione post–partum
In Italia, 1 donna su 10 soffre di depressione post partum e l’80% di baby blues, un malessere i cui sintomi sono stanchezza, disturbi del sonno e dell’alimentazione, difficoltà di concentrazione, tristezza e pianto.
Alla luce di questi dati, c’è anche chi, come l’istituzione Save the Children, cerca in qualche modo di correre ai ripari. Ecco dunque nascere, con lo slogan “Bambini si nasce, genitori si diventa”, il progetto “Fiocchi in ospedale” una vera e propria rete di sostegno e di solidarietà per neo mamme e neo papà nei primi mesi di vita del proprio bambino, realizzato grazie al sostegno di Gallerie Commerciali Italia con le sue 46 Gallerie Auchan dislocate in tutta Italia. L’intervento della durata di due anni ha l’obiettivo di accompagnare neo genitori, soprattutto in condizioni di particolare vulnerabilità, sociale e psicologica, creando attorno ad essi un ambiente sereno e forte, grazie al supporto e ai servizi per la cura dei primi importantissimi mesi di vita del bambino.
“La nascita di un figlio rappresenta per i genitori un’esperienza di profondo cambiamento, sia sul piano affettivo che personale, sia sul piano relazionale che sociale, a volte connotato dalle difficoltà della coppia genitoriale nell’adeguarsi al nuovo assetto. – ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia – Se a questo scenario si aggiungono difficoltà di tipo economico e psicologico della mamma o della coppia, la situazione si aggrava e le conseguenze per il bambino possono essere molto pesanti. Nei casi più gravi i disturbi della sfera relazionale mamma-bambino possono sfociare in violenze familiari e in alcuni casi in infanticidi. Secondo alcune stime, nel 90% dei casi di bambini uccisi sono le madri le responsabili e nell’80% degli episodi i minori sono uccisi in via preterintenzionale a causa delle forti percosse ricevute dai genitori. ”
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FONTI:
http://happinessandfamily.blogspot.com