In questi giorni parlavo con un’amica delle difficoltà che lei sta incontrando in questo periodo, in un’altalena di cattivi pensieri ed emozioni tristi.
Mi chiedeva come faccio io a non avere mai cattivi pensieri o a non essere mai triste…
Quello che le ho risposto l’ha stupita moltissimo: il fatto è che ANCHE IO ho cattivi pensieri e ANCHE IO a volte sono triste. Anzi, confesso che la faccenda succede piuttosto spesso in certi periodi.
La differenza fra me e lei è che io ho imparato a guidare questi momenti dentro al tunnel della negatività in modo da uscirne molto più velocemente.
Lo faccio ogni giorno. Il più possibile.
Ma non significa che ci riesco sempre.
Anzi.
Ci sono momenti in cui il peso che sento addosso è così forte che mi chiedo: ma ne vale veramente la pena?
Poi però guardo negli occhi il mio adolescente preferito, impegnato e super attivo nei suoi progetti.
Vedo la piccola di casa, elettrizzante e felice nella sua libertà di esprimersi come io mai neanche in tutti i miei 40 anni sono riuscita a fare.
Leggo i post e le mail di tutte le persone che scrivono per ringraziare di averle aiutate a migliorare la loro vita professionale, anche solo di quel poco che basta per aiutarle a tornare a sperare di nuovo.
Non per speranza sciocca ma perchè hanno capito come affrontare in modo diverso il mercato del lavoro.
E allora penso che ne vale assolutamente la pena.
O quanto meno. Non vale la pena vivere per meno di così.
Le emozioni negative? Pazienza.
Ho altro di meglio da fare.
Questa è la sensazione a cui secondo me è utile e sano puntare.
La sensazione che riesci a procurarti da solo nel momento in cui hai finalmente accesso a tutte le informazioni che ti permettono di essere tu l’unico al comando della tua vita personale e professionale.
La sensazione che provi quando sai che il tuo futuro è nelle tue mani e non in balia di una sorte dispettosa e completamente sconosciuta.
E’ più facile a farsi che a dirsi. Davvero.
Quando scopri la mappa per muoverti nel labirinto, tutto diventa molto più semplice ed immediato.
Se ti interessa approfondire, qui c’è la risorsa che ho preparato per te:
L’azienda in cui lavori da anni chiude. La persona a cui hai affidato i tuoi soldi con fiducia se ne va con il malloppo e tu perdi i risparmi di una vita. La persona che ami ti lascia senza motivo. …
Quanti di questi shock possono avvenire nella vita di una persona? Tanti. Comunque ad un certo punto, troppi.
Ognuno di noi ha una certa resistenza interiore alle batoste della vita ma ad un certo punto quella forza sembra essere finita e ti ritrovi senza più risorse, senza più forza per continuare come facevi prima.
All’inizio cerchi disperatamente di rimettere in piedi la situazione, di combattere, di mantenere il resto della tua vita in una qualche forma di equilibrio ugualmente ma molto spesso, dopo qualche tempo, semplicemente ti mancano le forze e non ci riesci più.
“Io non so più cosa fare.. non solo non riesco a desiderare più alcunchè, ma non ci trovo proprio il senso, io ci provo, cerco di costringermi a fare tutto ciò che ho sempre fatto quando stavo bene, ma mi provoca una sofferenza atroce…”
“Ho un senso di vuoto costante, e più cerco di fare qualcosa e più mi salgono l’ansia e l’angoscia.. mi sale il nervoso, la rabbia, mi sento stupida ed incapace. e quest’ansia maledetta che mi divora, da quando apro gli occhi alla mattina a quando vado a letto la sera, che mi divora nel bel mezzo della notte, tanto che mi sembra di soffocare…”
“Questa bestia che ti succhia le energie vitali, che ti annulla qualsiasi prospettiva, che ti fa sembrare tutto vuoto e privo di significato. Si, magari ci provi a stare a galla, bruci letteralmente le poche energie che ti senti addosso per cercare di non affondare del tutto.”
Si chiama depressione ed è davvero una brutta bestia. Una bestia che al giorno d’oggi, con tutte le criticità e cambiamenti che ci troviamo a dover affrontare sempre più frequentemente, entra con prepotenza nella vita di persone “normali” che mai se lo sarebbero aspettate.
Come ben spiega Raffaele Morelli: “Prima c’era un ruolo ben preciso che scandiva l’esistenza e dava senso a tutto, poi ecco il cambiamento non voluto, che viene sentito come un lutto, una perdita di se stessi. È questo lo schema che può innescare una depressione anche molto seria.”
La Depressione non è una condizione da “sfigati”
C’è una certa tendenza nel nostro mondo iper veloce e puntato al successo, a pensare alla depressione come ad un qualcosa di disfunzionale e raro, qualcosa che capita a chi non si impegna abbastanza, a chi non è abbastanza forte, a chi preferisce lamentarsi piuttosto che rimboccarsi le maniche e cambiare la propria vita.
E’ la posizione che i “guru” americani tengono da molti anni e che ormai sta prendendo piede anche in Italia, al punto addirittura da finire nei rotocalchi. Qui a fianco trovi l’articolo di marzo della rivista “Star Bene”.
Di fronte all’argomento “Depressione/shock da cambiamento” le posizioni sono sostanzialmente tre:
1. I tradizionalisti. Sono gli psicologi e psichiatri, formati alla medicina tradizionale. Ti fanno parlare, parlare, parlare. Alla ricerca di connessioni con il tuo passato, di traumi non rimossi, di ereditarietà a cui imputare la tua “debolezza”. E, quando proprio non ne vengono a capo, si rivolgono alla panacea di tutti i mali: gli psicofarmaci.
2. I new age. Sono tutti i convinti sostenitori che “con l’amore si può guarire qualsiasi cosa”, che riconnettendoti con l’energia dell’universo e della natura ritornerai a stare perfettamente bene. Rituali, meditazioni, ipnosi, terapie floreali che per una grandissima maggioranza di persone hanno lo stesso effetto di un bicchiere di acqua naturale.
3. I motivazionisti. Sono tutti quelli del filone “americano”, convinti che pompandoti una buona dose di entusiasmo nelle vene puoi cambiare istantaneamente ogni tua emozione negativa e tornare a stare bene in tempo zero. Anche perchè, se non lo fai, sei un povero sfigato.
E’ un pò come le diete. C’è la Dukan, la Paleo, la “tutta shake”, la Dissociata e decine di altre che ti promettono di darti la soluzione. Poi tu provi e per te non funziona.
Ora, sicuramente c’è qualcuno per cui ha funzionato, però com’è che tu sei proprio l’unico sfigato a cui non ne funziona nemmeno una?
Ecco, con la crescita personale e le strategie per superare i momenti di depressione la cosa funziona allo stesso modo. Sì, per qualcuno quelle strategie o sistemi hanno funzionato, ma la maggior parte delle persone continua ad avere risultati parziali saltellando da uno all’altro, sentendosi sempre più incapace.
E’ ora di smettere di improvvisare
Ti è mai capitato a scuola un insegnante di quelli che con lui, tutti in classe a parte il secchione erano sotto la sufficienza? A me più di qualche volta, soprattutto quando facevo ripetizioni nei tempi antichi dell’università.
A buon senso, se un’intera classe di persone non riesce ad arrivare a sufficienza, è più probabile che sia una classe di deficienti o che l’insegnante non valga un accidente?
Per me, senza dubbio, la seconda.
Insegnare non è una cosa che uno si improvvisa. Servono conoscenze precise, di quello che insegni e di COME lo insegni.
Da questo punto di vista, nessuno dei tre gruppi di cui abbiamo parlato ha le carte in regola, ne manca sempre un pezzo.
Noi ingegneri che, si sa, abbiamo come tutti i nostri bei difetti, abbiamo però anche un pregio particolare: guardiamo le cose dal punto di vista del processo e del risultato.
Ovvero. Se una cosa funziona per te ma poi non riusciamo a farla funzionare per chiunque altro, allora quella cosa semplicemente non funziona. Non è un processo standardizzato abbastanza.
Il Signor Toyota ha espresso questo concetto in modo secondo me fantastico. Lui diceva:
“Noi otteniamo risultati brillanti da persone di medie capacità che operano e migliorano processi brillanti.
I nostri concorrenti ottengono risultati mediocri da persone brillanti che operano con processi difettosi.
Quando loro incontrano difficoltà cercano di assumere persone ancora più brillanti. Noi non possiamo che superarli.”
Questo è quello che manca al giorno d’oggi: un processo chiaro, semplice e lineare, in pochi passi ripetibili per:
Incassare con sapienza i colpi della vita
Curare velocemente le emozioni (senza negarle!)
Trovare le risorse interiori per ritornare in traiettoria
Avere sempre benzina da mettere nel tuo motore interiore
Pochi, semplici, ripetibili passi.
Vuoi un estratto per cominciare ad allenarti in attesa del Corso vero e proprio che uscirà a fine mese? Lo puoi scaricare gratuitamente qui.
Ti potrebbe capitare persino, con un’idea strampalata e assolutamente inutile di finire sulle prime pagine di tutti i giornali italiani, guadagnare un posto nel Guinness dei primati e diventare conduttore di una rubrica in radio.
Non è fantasia, è realtà. La realtà di Roberto Esposito, salernitano, studente 26enne di ingegneria aerospaziale.
Come fare quando la vita ti mette davanti a qualcosa che proprio non riesci ad accettare? Come fare ad essere felici davanti alle ingiustizie e al dolore? In questo video ti dico come sono riuscita a farlo, passando dall’esaurimento nervoso ad una condizione di felicità “a prescindere”. A prescindere dalle circostanze negative, diventando l’unico motore e generatore della mia felicità.
Chiunque abbia provato a cambiare qualcosa di sé e della sua vita, sa per esperienza quanto sia difficile sostituire vecchie abitudini con nuove più funzionali.
Che si tratti di guadagnare più soldi, di smettere di lavorare :), di smettere di fumare, di iniziare una dieta, di fare esercizio fisico regolarmente, di cambiare lavoro o trovare l’amore, di essere più energici, avere una forma e una salute migliore, insomma, di qualsiasi cosa si tratti, una cosa è voler cambiare e tutta un’altra è riuscirci !
Nella mia vita e dopo 20 anni di studio e ricerca in ambito trasformazionale, oltre ad avere provato personalmente più di una volta questa frustrante condizione, ho incontrato tante persone che, pur volendo intensamente cambiare, alla fine si ritrovano sempre e tristemente punto e a capo.
Così, a lungo mi sono chiesta: ma perché fra il cambiare e il riuscire a cambiare c’è di mezzo il mare ?
Cosa fa sì che alcune persone abbiano successo e altre, la maggioranza, invece non riesca ?
Mi sono rifiutata con ogni forza di pensare che fosse semplicemente una questione di fortuna e ho continuato a studiare a lungo, spingendomi fino alle lontane frontiere della scienza, della fisica quantistica, delle neuroscienze, della nuova biologia epigenetica e oltre, alla costante ricerca del “Segreto del successo”.
Alcune delle affascinanti risposte che ho scoperto le ho riportate nel libro edito da Bruno Editore e sono certa che anche tu le troverai spunti di riflessione molto utili.
Ma il mio scopo ora è quello di darti qualche strumento di immediata applicazione.
Per farlo lascia che prima ti dica due brevissime parole sul funzionamento della nostra mente. Probabilmente hai sentito parlare del “subconscio”, altri lo chiamano “inconscio”, quella parte sconosciuta della nostra mente, contrapposta alla parte conscia, cioè quella che ti permette di leggere, prendere decisioni e vivere la tua vita normale.
Gli scienziati hanno misurato che il subconscio è come un computer che funziona a 40 MILIONI di bit al secondo mentre il conscio funziona SOLO a 40 bit al secondo
Ora, non staremo qui adesso a spiegare esattamente cosa significa tutto questo ma ti basti sapere che i dati che sono nel subconscio sono dati legati alla tua infanzia, alla tua storia, ai tuoi traumi. Facciamo un esempio concreto: da piccoli a moltissimi di noi viene detto “Non toccare i soldi che sono sporchi”. Quindi nel tuo subconscio c’è un ordine impostato che dice “non toccare i soldi”. Poi tu, da grande, fai una lotta senza fine ogni giorno con il tuo povero conscio per cercare di “avere più soldi”.
In altre parole, è come se una parte di te andasse alla velocità di 40 MILIONI DI KM ALL’ORA per “Evitare i soldi” e un’altra che, faticando e sforzandosi, alla misera velocità di 40 KM ALL’ORA cerca di andare nella direzione opposta per “Avere soldi”.
Cominci a capire perché non basta la buona volontà per ottenere ciò che vuoi e riuscire a cambiare la situazione attuale? Succede così che, mentre la nostra mente conscia sta cercando di dirigerci verso i nostri sogni, la mente subconscia con i suoi programmi a noi invisibili ci sta magari boicottando, a nostra insaputa, impedendoci di progredire.
Non è cattiveria o dispetto, bensì un meccanismo altamente raffinato messo in atto da Madre Natura in millenni di evoluzione, per mettere al sicuro da ogni possibile attacco le informazioni evolutive più preziose per gli esseri viventi.
Il subconscio è infatti come una cassaforte super protetta in cui sono depositate tutte le informazioni vitali – quelle che ci permettono di respirare, far battere il cuore, ricambiare l’ossigeno, rigenerare le cellule. Per motivi di funzionalità evolutiva quello che viene memorizzato nel subconscio diventa automatizzato e, come suggerisce il termine, risiede al di sotto della nostra consapevolezza. Prova infatti ad immaginare che disastro sarebbe se, durante ogni momento della tua vita ordinaria – periodi di sonno compreso – tu dovessi consciamente guidare il tuo corpo a respirare e svolgere tutte le altre sue funzioni fisiologiche!
Tutto questo funziona perfettamente negli animali ma nell’essere umano, dotato di coscienza e consapevolezza di sé, succede che lo stesso sistema viene utilizzato anche per archiviare tutte quelle informazioni preziose che ci aiutano a districarci nella vita di tutti i giorni: cosa è pericoloso e cosa no, come proteggerci in caso di minaccia, come reagire in situazioni di pericolo, cosa ci produce piacere e cosa dolore e via dicendo, come andare in bicicletta, come guidare la macchina e via dicendo.
Veniamo quindi a quello che puoi fare già da subito anche con questa sola breve infarinatura sull’argomento.
E’ un breve esercizio che puoi fare la sera prima di addormentarti (*)
Prima di spegnere la luce, chiudi gli occhi e prenditi un minuto per esprimere la tua richiesta al subconscio (il mega computer da 40 milioni di bit). La richiesta può riguardare qualsiasi argomento. Inizia con piccole richieste; non chiedere di diventare un astronauta entro un mese.
Prenditi due minuti per visualizzarti in grado di fare quella cosa. Che sia la motivazione per incominciare a fare jogging prima di andare a lavorare o per mangiare qualcosa di sano, devi visualizzarti mentre esegui quella cosa che stai chiedendo al tuo subconscio. Diciamo per esempio che la tua richiesta sia quella di incominciare a fare jogging prima di andare al lavoro: immaginati mentre ti alzi alcuni minuti prima del solito, mentre indossi la tuta e le scarpe da jogging e mentre esci nell’aria frizzante del mattino. Quindi incominci a correre, osservando il sole che sorge, mentre ascolti gli uccellini che cinguettano e tu ti senti benissimo.
Prenditi due minuti per immaginare la sensazione che proverai nel momento in cui sarai in grado di fare quella cosa nuova. Come ti senti mentre rientri a casa dopo una bella corsa mattutina? Energizzato/a? Qualsiasi sia la sensazione che vuoi avere, immagina di avere già creato in te questa sensazione. Lascia che questa si depositi e poi vai a dormire e lascia che il tuo inconscio faccia il resto del lavoro.
La tua mente subconscia vuole migliorare la tua vita: fidati della sue immense risorse e permettile di fare il suo lavoro!
(*) Esercizio e parti riportate in corsivo sono tratte dal sito di Lucia Giovannini blessyou.me
Senti che avresti qualcosa da dire. Una storia particolare da raccontare, emozioni da condividere, fantasie da cogliere e trasmettere.
Ma vedi una nebbia di ostacoli di fronte a te e così finisce che è molto più facile continuare solo a parlare delle tue passioni piuttosto che realizzarle davvero.
Questa però non è necessariamente l’unica possibilità. Ecco sei ostacoli, i principali, che ti stanno impedendo di raggiungere la tua passione, il tuo grande sogno e come superarli:
Ostacolo #1: Mancanza di tempo
Tutti abbiamo le stesse 24 ore in una giornata. Eppure solo alcuni in quelle 24 ore riescono a farci stare quello che serve per costruire la strada verso i loro sogni. La maggioranza delle persone invece no.
Le persone che ci riescono hanno imparato a definire le priorità nella loro giornata in modo molto attento, eliminando attività non essenziali (primo fra tutti guardare la tv, che oltre che non essenziale è sostanzialmente dannoso!) e sacrificando attività che possono dare piacere temporaneo in favore di altre che richiedono magari impegno e concentrazione ma sono finalizzate al raggiungimento del loro Sogno.
Se ancora non l’hai fatto, fai un’analisi delle tue attività quotidiane e cerca di trovare quel 20% di attività indispensabili da cui tutto il resto della tua vita dipende in modo essenziale e a cui proprio non puoi rinunciare. Quindi analizza le cose che dovresti fare per realizzare il tuo sogno. Allo stesso modo ne vedrai tantissime da fare, ma cerca di scegliere quel 20% che hanno il maggior potere di incidere sul tuo successo.
Organizza quindi il tuo calendario attorno a questi due macro gruppi di attività:
1. indispensabili per il buon funzionamento di base attuale della tua vita 2. con maggior potenziale rispetto al tuo progetto
Il resto tralascialo, posticipalo, delegalo o accetta che non sia fatto (lo so, soprattutto se sei donna ti sembrerà impossibile ma si può fare…!)
Se invece già hai fatto questo tipo di analisi ma ancora ti sembra ti manchi il tempo, allora forse c’è qualche paura o convinzione limitante sulla possibilità di farcela che ti blocca. In tal caso ti rimando al prossimo punto 5.
Ostacolo #2: Mancanza di soldi
Senza ombra di dubbio posso dire che, al giorno d’oggi grazie al web, qualunque attività può essere lanciata e vedere i primi risultati con un costo accessibili a tutti.
Una volta, l’unico modo possibile per aprire un’attività e occuparsi dei propri sogni era aprire un negozio fisico, un’attività commerciale o uno studio di consulenza e per tutte queste cose anche solo i costi fissi di gestione e di inizio attività potevano superare velocemente le diverse decine di migliaia di euro.
E naturalmente senza che tu potessi avere la garanzia che la tua attività avrebbe poi trovato l’interesse del pubblico.
Oggi, grazie al web puoi fare un’indagine di mercato con qualche centinaia di euro, puoi persino cominciare a costruire la tua “cultura” e il tuo brand, divulgarli sui social e aggiustare il tiro fino a capire esattamente a chi rivolgerti, in che modo, come aggiustare il tiro alla tua idea in modo da renderla appetibile e di successo.
Se ti sembra arabo quello che dico, ti consiglio la lettura di un libro “cult” del settore, di Tim Ferris Quattro ore alla settimana.
Nel libro ci sono diversi esempi in merito al come fare la ricerca di mercato a costo quasi zero e non solo, di come si possa davvero cambiare vita con poche ore alla settimana.
Ostacolo #3: Non hai abbastanza idee sul come fare
Questa è, sostanzialmente una scusa. Se il tuo è un sogno davvero e non solo un modo con cui nasconderti per non affrontare con coraggio e determinazione la tua vita conducendola alla felicità che meriti, allora le idee è impossibile ti manchino.
Le poche idee, il “non ho altra scelta” ce l’hanno quelli che hanno fifa di mettersi alla prova, quelli che preferiscono continuare a nascondersi dietro queste sciocchezze pur di non entrare in campo.
Ti mancano le idee sul come potresti fare? Comincia OGNI GIORNO a dedicare il tempo che ora guardi la tv facendo ricerche mirate su google. Nel giro di una settimana hai più idee che tempo per realizzarle e nel giro di una settimana, con il solo materiale gratuito che puoi trovare in rete, puoi già essere operativo e muovere i tuoi primi passi di esplorazione!
Ostacolo #4: Non hai nessuno che ti supporti
Anche qui, il web ti può aiutare in modi che fino a qualche anno fa erano del tutto impensabili. Non hai bisogno di uscire di casa a ricercare “circoli” o club speciali per trovare qualcuno con cui confrontarti. Forum, pagine e gruppi Facebook sono una fucina di persone meravigliose che possono supportarti, consigliarti e motivarti.
Impossibile che tu ti senta da solo. A meno che, di nuovo, la realtà dei fatti non sia che sei di fronte all’ostacolo numero 5.
Ostacolo #5: Hai paura di non farcela
Eccolo! Il re dei mostri, il capo di tutti gli ostacoli… LA PAURA!
Paura di non farcela, paura di lasciare la strada vecchia per una nuova, paura che “con i sogni non si campa”, paura di non essere capace, di non essere abbastanza bravo, paura che “chi vive sperando muore…”
Sono tutte quelle convinzioni limitanti e dannose, quelle vocine nella testa che derivano dalla tua storia, dalla tua educazione e che ora sono lì, una a fianco all’altra a tenerti congelato nella paura.
Per questo ostacolo c’è una sola soluzione: imparare ad accedere al Tuo Vero Potere. Quel potere innato in ognuno di noi, infinito e illimitato in teoria, piccolo e dimenticato in pratica.
Ne parliamo in “Principe per Nascita. Guerriero per Scelta”: un corso per allenare i tuoi muscoli base in grado di liberarti dalle costrizioni che ti impediscono di attivare a pieno il Tuo Vero Potere.