Il secondo libro di autoaiuto che ho letto è stato “Te Stesso al 100%” di Wayne Dyer, scrittore motivazionale americano. (Il primo era “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”… il che è tutto dire per capire come mi sentissi all’epoca).
In allora avrei dato chissà cosa per essere me stessa al 100%, ma non sapevo da dove iniziare.
Ricordo ancora come se fosse ieri. In quel periodo mi trovavo in vacanza al mare e trascorrevo ogni minuto a leggere le parole di Dyer e cercare di metabolizzarle.
Ma la cosa più difficile fu quando feci per la prima volta il mio incontro con “La Meditazione”. In quel libro – come in moltissimi altri che seguirono – se ne parlava come della manna dal cielo, il toccasana per ogni male, il requisito fondamentale per poter anche solo pensare di iniziare a stare bene.
Da brava allieva disciplinata mi applicai dunque quanto più potevo: mi svegliavo – nonostante la vacanza! – alle 4 di mattino per sedermi in silenzio sul terrazzo a cercare di fermare i pensieri e fare quello che avevo letto si doveva fare.
Che frustrazione…!
Non succedeva NIENTE degno di nota. Provavo e riprovavo ma di benefici nemmeno l’ombra. Di certo non era più calma e serena, nè tanto meno il mio senso di realizzazione cresceva di mezzo centimetro.
Da allora di tentativi per imparare a Meditare ne ho fatti davvero tantissimi, tutti con lo stesso disastroso effetto.
Poi, ben 10 anni dopo quella prima volta, deve essere arrivato il momento in cui “Quando l’allievo è pronto il maestro arriva”. Fatto sta che finalmente, in un periodo di profonda ridiscussione di tutta la mia vita fino ad allora, partecipai ad un Ritiro molto particolare, durante il quale riuscii ad avere la mia prima esperienza Diretta, di pura connessione con il Divino.
La cosa sconcertante è che, alla fin fine, non è nulla di così lontano da ciò che siamo abituati a percepire normalmente, solo che non lo sappiamo!
Dopo quella prima Esperienza ne sono seguite altre ma, la cosa più difficile doveva ancora arrivare: come portare questo nella vita di tutti i giorni?
Alla ricerca di questa e di molte altre risposte ho continuato il mio percorso di curiosità fatto di esperimenti di vita mescolati a letture di neuroscienze.
Quello che sono arrivata a scoprire è, secondo me, affascinante: esiste una vera e propria fisiologia degli stati meditativi. Esistono cioè dei segnali e condizioni precisi e misurabili che il nostro corpo emette quando si trova in condizioni di meditazione. Questo ingresso della Scienza in un campo tradizionalmente Spirituale è diventato per me una fonte di attrazione continua. Passo dopo passo mi ha permesso di arrivare al punto in cui ora posso dire che sì, ho finalmente trovato il modo di connettermi con il Divino e di non perdere la connessione!
E, caso mai capiti che la perdo, la ritrovo in tempi decisamente brevi 🙂
Ma vediamo quali sono, secondo la scienza, i principali effetti benefici della Meditazione.
Le prime ricerche sulle variazioni dei parametri cerebrali e fisiologici nelle persone che praticano la meditazione vennero fatte negli Stati Uniti già negli anni ‘70, in seguito alla divulgazione della meditazione trascendentale di Maharishi Mahesh yogi.
Il primo studio fu condotto presso l’università della California, a Los Angeles, dal fisiologo Robert Keith Wallace, che pubblicò i risultati su Science e Scientific American. I risultati vennero confermati anche dai fisiologi della Harvard Medical School (esistono ben 500 studi scientifici sugli effetti della Meditazione Trascendentale e, ovviamente, aggiungiamo noi, anche delle altre meditazioni), che constatarono come la pratica della meditazione produce uno stato di riposo e di rilassamento più profondo del sonno, creando la situazione ideale per rimuovere stress e tensioni.
Durante la meditazione il consumo di ossigeno e la frequenza cardiaca diminuiscono, mentre aumenta la resistenza della pelle. Chi medita è meno ansioso, irritabile e instabile dei non meditanti.
“Da un punto di vista neurofisiologico, quando si medita c’è prima di tutto un’inversione della dominanza cerebrale”, conferma Gianpaolo Buzzi. “Di solito, in stato di veglia, noi utilizziamo l’emisfero sinistro, legato al pensiero logico, razionale, mentre quando si cambia stato di coscienza (come avviene durante la meditazione, il training autogeno avanzato, il rilassamento profondo, l’ipnosi) lavora quello destro, legato al pensiero irrazionale e all’intuizione. Ma soprattutto cambia il metabolismo cellulare: infatti vi è un minor consumo di ossigeno e di glucosio (e quindi di energia) da parte delle cellule cerebrali. Ancora, vi è una modificazione del sistema neuroendocrino: si abbassa il cortisolo (l’ormone dello stress) e l’adrenalina, anch’essa legata allo stress e aumenta il Dhea, l’ormone che favorisce il benessere.
Come mai, con così tanta passione per la scrittura sono finita a fare ingegneria?
E’ presto detto, è tutta una questione di mucche, maiali e buon senso. Ora ti spiego.
Nel lontano 1970, nell’assolata e agricola piana veneta, papà Giorgione, in allora iperattivo ventenne, mentre raccoglieva alle 4 di mattina gambe di insalata nel campo del babbo – nonché mio nonno – sognava ad occhi aperti numeri e numerelli, fantasticando di poter iniziare presto una fantastica e ingegnosissima carriera da ingegnere.
Ma nonno Siro, brav’uomo radicato e concreto, al momento del dunque gli fece arrivare ben chiaro questo messaggio: “Semo in campagna, ghe xe da curare ‘e vacche, da far nassare i vedei, far cressare i porsei, chi vuto che ghe interessa chee robe moderne ? Fa el veterinario, queo sì che ‘l xe lavoro pà fare schei !”.
Che tradotto suona circa così: “Siamo in campagna, ci sono da curare le mucche, far nascere i vitelli, far crescere i maiali, a chi vuoi che interessino mai quelle cose moderne ? Fa il veterinario, quello sì che è un lavoro che va bene per fare i soldi!”
E così papà Giorgione fece. Divenne un veterinario, un gran bravo veterinario, di successo.
Peccato però che l’ingegneria gli fosse rimasta proprio nel cuore. Quando io ero adolescente lui dormiva mediamente 4 ore per notte, trascorrendo le ore libere dal lavoro di veterinario a programmare software di anagrafe, studiando Cobol, Pascal, dBase e riempendo casa di libri (il sangue non è acqua.. quella della passione maniaca le dei libri non è l’unica cosa che ho preso da lui..!).
Venticinque anni dopo il saggio consiglio di nonno, arrivato il mio turno di iscrivermi all’Università, io avrei tanto voluto fare l’accademia di arti drammatiche, diventare una Scrittrice, andare in giro per il mondo recitando, scrivendo, suonando il mio pianoforte.
Ma Giorgione tuonò.. “Cossa ? Semo quasi in tel 2000, ghe xe i computer, l’eletronica, questo xe el futuro, no “l’arte”! va fare ingegneria pitosto che te si brava in matematica e sopratutto queo sì che ‘l xe lavoro pà fare schei !”.
Tradotto: “Cosa? Siamo quasi nel 2000, ci sono i computer, l’elettronica, questo è il futuro, non l’arte! Vai a fare ingegneria piuttosto che sei brava in matematica e soprattutto.. quello sì che è un lavoro che va bene per fare i soldi!”
Corsi e ricorsi della storia…
Beh, ora ci rido su, ma la verità è che ho impiegato parecchi anni per ritrovare la rotta, dopo quella scelta di allora…
Adoro questa storiella trovata su Facebook, per me, mamma insonne da oltre 14 mesi è un toccasana per il buonumore!
Ecco dunque l’immaginario racconto in stile “Senti chi parla” di un neonato birbante…
“Ok, questa è la mia situazione.
Sono nato da 7 mesi. I primi mesi erano grandiosi – piangevo, la Mamma mi prendeva in braccio e mi allattava a qualunque ora del giorno e della notte. Poi qualcosa è cambiato. Nelle ultime settimane la Mamma sta cercando di DTLN (Dormire Tutta La Notte).
All’inizio pensavo che fosse una fase, ma niente da fare, sta andando sempre peggio. Ho parlato con altri bimbi e sembra che sia un atteggiamento abbastanza comune tra le Mamme dopo 6 mesi dalla nostra nascita.
Il fatto è questo: le Mamme non hanno veramente bisogno di dormire. E’ solo un’abitudine. Molte di loro hanno dormito per almeno 30 anni, non ne hanno più bisogno.
Così ho elaborato un piano e l’ho chiamato il metodo del Pianto.
Funziona così: Prima notte: piangere ogni 3 ore fino a che non vi avrà allattato. Lo so. E’ difficile. E’ difficile vedere le vostre Mamme sconvolte dal vostro pianto. Ricordatevi però che lo fate per il suo bene.
Seconda notte: piangere ogni 2 ore fino a che non vi avrà allattato.
Terza notte: piangere ogni ora. La maggior parte delle Mamme iniziano a rispondere a questo metodo più velocemente dopo la terza notte.
Alcune Mamme sono più toste, e potrebbero resistere di più al cambiamento. Queste Mamme staranno sulla soglia della vostra camera per ore, facendo shh-shh-shh. Non dategliela vinta. Non mi stancherò mai di ripetere questo fondamentale concetto: la COERENZA è la chiave di tutto!
Se lascerete che la vostra Mamma DTLN (Dorma Tutta La Notte), anche solo una volta, si aspetterà di poterlo fare tutte le notti. LO SO, E’ DAVVERO DIFFICILE! Ma lei sul serio non ha bisogno di dormire, sta solo facendo resistenza al cambiamento.
Se avete una Mamma davvero davvero tosta, potete smettere di piangere per circa 10 minuti, quel tanto che basta perchè lei torni a letto e si addormenti. Poi piangete ancora. Questo FUNZIONERA’ sicuramente.
La mia Mamma una volta stette sveglia per 10 ore filate, quindi sappiate che ce la possono fare. Ieri notte, per esempio, ho pianto ogni ora.
Dovete solo decidervi ed essere fedeli al vostro programma. SIATE COERENTI!
Mi è capitato di piangere per qualsiasi ragione. Il mio sacco nanna mi solleticava i piedi. Ho sentito una piega sotto il lenzuolo. Ho visto un’ombra sul muro. Ho fatto un ruttino, e sapeva di pera. E non ho mangiato la pera da oggi a pranzo, come la mettiamo? Il gatto ha fatto “miao”. Dovrei saperlo, la Mamma me lo ripete 20 volte al giorno che fa “miao”. Una volta ho pianto perchè mi piaceva l’effetto del suono della mia voce che faceva l’eco sul baby monitor nell’altra stanza. Troppo caldo, troppo freddo, non importa! Continuate a piangere!!
Magari ci vorrà un pò di tempo, ma funziona. La Mamma alla fine mi ha allattato alle 4 del mattino. Domani notte il mio goal sono le 3 e mezza.
Bisogna pian piano diminuire gli intervalli tra le poppate in modo da resettare l’orologio interno della vostra Mamma.
Qualche volta la mia Mamma chiama i rinforzi e manda il Papà.
Non vi preoccupate, i Papà non sono fatti per non dormire come lo sono le Mamme. Potranno al massimo darvi qualche pacca rassicurante e qualche shh-shh-shh prima di dichiararsi sconfitti e rimandare la Mamma.
Inoltre, state attenti alle musichette rilassanti con il rumore della pioggia.
Mi piace dare alla Mamma false speranze ascoltando il rumore della pioggia mentre mi mette a letto e facendo finta di chiudere gli occhi ed addormentarmi; aspetto finchè la Mamma non torna a dormire e poi le dò il colpo di grazie con un pianto a sorpresa. Se non mi prende tra le braccia abbastanza velocemente continuo con tutto il repertorio: tosse finta, suoni gutturali e altre cose così che la fanno correre alla culla.
Sono sicuro che a un certo punto inizierà a realizzare che davvero non ha davvero bisogno di dormire.
P.S. Non fatevi prendere in giro con quei cosi di gomma, non importa quanto li succhiate, non verrà mai fuori il latte. Fidatevi.”
Nei testi antichi e nelle tradizioni orali di tutto il mondo si trovano riferimenti a un luogo segreto o speciale all’interno del cuore: “Vasto come questo spazio esterno è il minuscolo spazio dentro al nostro cuore: in esso si trovano il cielo e la terra, il fuoco e l’aria, il sole e la luna, la luce che illumina e le costellazioni, qualunque cosa quaggiù vi appartenga e tutto ciò che non vi appartiene, tutto questo è raccolto in quel minuscolo spazio dentro al vostro cuore” (Chandogya Upanishad)
E forse la scienza sta incominciando ad affrontare cautamente proprio questa comprensione.
Il campo magnetico umano e la scienza
Un gruppo di ricerca, l’Institute of HeartMath (N.d.T.: Istituto di matematica del cuore) di Boulder Creek, in California, collegato all’Università di Stanford, ha scoperto alcuni nuovi dati molto interessanti.
Circa due decenni fa in California, Stati Uniti, nasce l’Institute for Hearthmath (Istituto per la Matematica del Cuore): un insieme di persone motivate da un’intuizione spirituale si sono incontrate sul terreno scientifico per approfondire lo studio e la ricerca su quel centro ancora oggi misterioso che è vita e forza del corpo umano, il Cuore.
Hanno dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più ampio e potente di tutti quelli generati da qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello all’interno del cranio. Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due metri e mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel cuore. La sua forma ricorda quella acciambellata di un toro, forma spesso considerata la più unica e primaria dell’universo.
Il campo magnetico del cuore permea ogni cellula e può agire come un segnale sincronizzatore per il corpo in maniera analoga all’informazione portata dalle onde radio.
Energia del corpo umano, campo magnetico umano ed emozioni: quali collegamenti?
E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del battito cardiaco sono distintamente alterate dall’esperienza di differenti emozioni. Questi cambiamenti nelle onde elettromagnetiche, nella pressione sanguigna e in quella sonora, prodotti dall’attività del ritmo cardiaco sono percepite da ogni cellula del corpo a ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e interno segnale di sincronizzazione.
La ricerca condotta presso l’IHM suggerisce che il campo magnetico del cuore è un vettore importante di informazioni.
Quello che gli scienziati hanno notato è che quando creiamo un’esperienza di amore, di gratitudine o di comprensione nel nostro cuore, questa invia un segnale al nostro cervello e quando questo segnale viene ricevuto dal cervello genera quella che viene chiamata coerenza (coerenza cuore-cervello). La coerenza è stata effettivamente misurata scientificamente come un segnale elettrico molto basso, pari a 0,10Hz, o 0,10 cicli al secondo. Dunque quando proviamo un sentimento che crea il valore di 0,10Hz, si dice che “siamo in coerenza”.
L’importanza della “Coerenza” generata dal campo magnetico del cuore
Ed ecco perché si tratta di una cosa positiva: in presenza della coerenza, diventiamo più buoni e meno aggressivi. Nello stato di coerenza, siamo più disposti a risolvere i nostri problemi discutendone, senza guerre. Nello stato di coerenza la nostra forza di carattere, la nostra risolutezza, è molto forte, riusciamo a pensare meglio, a risolvere i nostri problemi.
La forma del campo magnetico del cuore
Abbiamo detto che il campo magnetico del cuore ha forma toroidale e si svolge per alcuni metri oltre il nostro corpo. Purtroppo, per quanto ne siamo circondati e dovremmo imparare a relazionarci con essi, i campi elettromagnetici sono invisibili ai nostri occhi perciò risulta difficile farsi un’idea.
Ecco un video illustrativo che può essere d’aiuto:
Il Campo magnetico del cuore e la vita di ogni giorno: cosa c’è di nuovo?
La scienza secondo me è interessante quando le sue scoperte fanno veramente la differenza nelle nostre vite di ogni giorno. Cosa porta dunque di nuovo questa scoperta dell’istituto Californiano?
E’ presto detto: la nostra cultura occidentale ci insegna sin da piccoli a “ragionare con la testa, non con il cuore”, a prendere decisioni “razionali, di testa” non “emozionali, di cuore”.
Come dire che, sin da piccoli, quello che ci insegnano è di dimenticare di essere i magnifici proprietari di uno splendido e imperiale yacht dotato di ogni lusso e obbligarci ad andare in giro su di un’unica, sgarrupata scialuppa di salvataggio!
L’acqua e’ l’elemento alla base di ogni vita conosciuta animale o vegetale: compone per i tre quarti il nostro pianeta e il nostro corpo. Ma hai mai pensato che avesse altre funzioni oltre a quelle più ovvie di dissetarci e lavarci?
E se fosse un organismo dotato di una propria coscienza? Se potesse rispondere agli stimoli a cui viene sottoposta?
“La Coscienza dell’Acqua”, il discusso libro di Masaru Emoto
E se addirittura non solo esistesse una coscienza dell’acqua, ma addirittura l’acqua fossestata creata per trasportare informazione?
Certo è impossibile pensare all’esistenza del nostro pianeta senza capire che cosa sia davvero l’acqua, ma da qui a dedurre che l’acqua sia addirittura l’elemento fondante di tutto l’universo, può sembrare forzato.
I Cristalli d’acqua di Masaru Emoto
Eppure Masaru Emoto, ricercatore giapponese e autore del discusso libro La Coscienza dell’Acqua,ha sviluppato una tecnica per fotografare e filmare i cristalli dell’acqua e ha scoperto e interpretato il linguaggio figurativo con cui risponderebbe agli stimoli esterni.
L’acqua, secondo le ricerche di Emoto, ha la particolare proprietà di registrare gli stimoli psichici positivi e negativi che riceve dall’ambiente, mutando la propria struttura.
Grazie all’utilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer), macchina in grado di misurare l’intensità di energie sottili chiamate in giapponese Hado, Emoto ha scoperto un singolare codice linguistico attraverso cui l’acqua rivela il peso e l’influenza di parole e pensieri.
Le incredibili foto dei Cristalli d’Acqua di Masaru Emoto
“La fotografia di un cristallo d’acqua e’ la rappresentazione della sua forza vitale in un determinato istante.”
Emoto, per dimostrare la sua teoria ha messo a punto, fra le altre, una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d’acqua. Ha poi fotografato l’acqua esposta a parole scritte, a musica, preghiere, parole pronunciate, acqua di montagna, acqua inquinata, ecc. Si è visto che i cristalli dell’acqua trattata muta di struttura quando si inviano messaggi. I cristalli d’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi hanno forme armoniose e spettacolari, simili a quelli della neve, mentre l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.
Per i più scettici, ho trovato un interessante video su youtube, realizzato da una persona che si è presa la briga di duplicare uno degli esperimenti di Masaru Emoto. Eccolo:
Masaru Emoto YouTube
La Coscienza dell’Acqua e la Felicità umana
Una domanda non può che a questo punto sorgere spontanea: “Ma se i nostri pensieri possono influenzare l’acqua, considerato che il corpo umano è costituito mediamente dal 75-80% di acqua, quali sono le implicazioni per l’essere umano?”
Se l’acqua è quindi in grado di registrare le vibrazioni, se non e’ “solo” un elemento, se e’ in grado di portare dei messaggi, quali implicazioni possono esserci sull’essere umano e sulla sua eterna ricerca della Felicità?
“Tutto dipende dall’atteggiamento dell’uomo”, dice Emoto. “A seconda di questo atteggiamento noi possiamo creare felicità o ferire noi stessi e gli altri. Ciò si riflette molto bene nei cristalli d’acqua.”
Gli insegnamenti dei Cristalli d’Acqua di Masaru Emoto per la nuova umanità
Allora come dobbiamo vivere?
Ecco la risposta delle illuminate parole di Emoto:
“Ho sempre sottolineato quanto siano importanti amore e gratitudine. La gratitudine desta sentimenti di amore. L’amore porta ad un sentimento di gratitudine e, come l’acqua, si diffonde in tutto il mondo.
Noi abbiamo una missione da portare a termine: trasformare l’acqua in qualcosa di pulito e creare un mondo in cui si possa vivere bene. Per fare questo dobbiamo cominciare da noi stessi e dal nostro modo di vivere. La nostra coscienza, i nostri pensieri devono orientarsi in modo da abbracciare frequenze e vibrazioni positive, inviando a tutti gli esseri viventi messaggi di bellezza e di forza e purificando così l’acqua. E cosa ci serve per fare questo? ‘Amore e gratitudine’. Se tutti gli esseri umani irradiassero ‘Amore e gratitudine’ il mondo potrebbe ritrovare la sua bellezza originaria.“
Forme diverse per i diversi cristalli ottenuti dall’acqua congelata dopo essere stata “esposta” a pensieri o musiche di tipo diverso
( Emoto Water Photos)
La coscienza dell’acqua e i cristalli d’acqua di Masaru Emoto. Il mio parere da Ingegnere
Concludendo, come già saprai non amo assolutamente fregiarmi del mio titolo da Ingegnere, anzi, ho lottato per anni contro questa mia identità per niente amata. Ma, sempre con gli anni, ho imparato ad apprezzare i punti di forza di quella mia scelta troppo poco consapevole di studiare ingegneria. Disporre delle capacità e conoscenze scientifiche in grado di farmi discriminare con cognizione di causa nel grande mare delle informazioni che è internet, dove puoi trovare perle di evoluzione quanto terribili sciocchezze, si è alla fine rivelato un utile bagaglio.
Per quanto riguarda i Cristalli d’Acqua di Masaru Emoto e le sue teorie in merito, le mie conoscenze scientifiche mi permettono di dire che si tratta senza alcun dubbio di ipotesi estremamente verosimili. La natura ondulatoria dei pensieri e delle vibrazioni delle parole sono un dato certo e assodato ormai da tempo, dall’apparire della fisica quantistica e il fatto che le vibrazioni si trasmettano all’acqua è, dal punto di vista della Fisica, assolutamente evidente.
Da essere umano confesso che, per imparare ad emanare “Amore e Gratitudine” quanto sarebbe necessario, ho ancora molto da fare…
Se vuoi saperne di piu’ sulle tecniche usate per fotografare e filmare i cristalli, sulle informazioni portate dall’acqua, sull’hado, sugli esperimenti effettuati o vedere le splendide foto, ti interesserà leggere:
LA COSCIENZA DELL’ACQUA DVD+libro 115 minuti di conferenza+29 di documentario+40 di extra complessivi