Come mai, con così tanta passione per la scrittura sono finita a fare ingegneria?
E’ presto detto, è tutta una questione di mucche, maiali e buon senso. Ora ti spiego.
Nel lontano 1970, nell’assolata e agricola piana veneta, papà Giorgione, in allora iperattivo ventenne, mentre raccoglieva alle 4 di mattina gambe di insalata nel campo del babbo – nonché mio nonno – sognava ad occhi aperti numeri e numerelli, fantasticando di poter iniziare presto una fantastica e ingegnosissima carriera da ingegnere.
Ma nonno Siro, brav’uomo radicato e concreto, al momento del dunque gli fece arrivare ben chiaro questo messaggio:
“Semo in campagna, ghe xe da curare ‘e vacche, da far nassare i vedei, far cressare i porsei, chi vuto che ghe interessa chee robe moderne ? Fa el veterinario, queo sì che ‘l xe lavoro pà fare schei !”.
Che tradotto suona circa così: “Siamo in campagna, ci sono da curare le mucche, far nascere i vitelli, far crescere i maiali, a chi vuoi che interessino mai quelle cose moderne ? Fa il veterinario, quello sì che è un lavoro che va bene per fare i soldi!”
E così papà Giorgione fece. Divenne un veterinario, un gran bravo veterinario, di successo.
Peccato però che l’ingegneria gli fosse rimasta proprio nel cuore. Quando io ero adolescente lui dormiva mediamente 4 ore per notte, trascorrendo le ore libere dal lavoro di veterinario a programmare software di anagrafe, studiando Cobol, Pascal, dBase e riempendo casa di libri (il sangue non è acqua.. quella della passione maniaca
le dei libri non è l’unica cosa che ho preso da lui..!).
Venticinque anni dopo il saggio consiglio di nonno, arrivato il mio turno di iscrivermi all’Università, io avrei tanto voluto fare l’accademia di arti drammatiche, diventare una Scrittrice, andare in giro per il mondo recitando, scrivendo, suonando il mio pianoforte.
Ma Giorgione tuonò.. “Cossa ? Semo quasi in tel 2000, ghe xe i computer, l’eletronica, questo xe el futuro, no “l’arte”! va fare ingegneria pitosto che te si brava in matematica e sopratutto queo sì che ‘l xe lavoro pà fare schei !”.
Tradotto: “Cosa? Siamo quasi nel 2000, ci sono i computer, l’elettronica, questo è il futuro, non l’arte! Vai a fare ingegneria piuttosto che sei brava in matematica e soprattutto.. quello sì che è un lavoro che va bene per fare i soldi!”
Corsi e ricorsi della storia…
Beh, ora ci rido su, ma la verità è che ho impiegato parecchi anni per ritrovare la rotta, dopo quella scelta di allora…