Il giornalismo costruttivo è una nuova disciplina che invito caldamente chiunque ad approfondire. Oggi più che mai ognuno di noi ha una responsabilità immensa per ciò che comunica, considerati tutti i canali social che abbiamo a disposizione. Possiamo continuare ad essere utenti ignari che, più o meno consapevolmente, danneggiano la già difficile realtà in cui viviamo oppure usarli in modo costruttivo e rivolto alle soluzioni, alimentando speranza anziché impotenza.
Blog in rete: quarto incontro
Aspettavo da tempo con molta trepidazione questo quarto incontro di Blog in rete. Da qualche tempo infatti avevo avuto il piacere di seguire Assunta Corbo, scoperta per il suo libro sulla gratitudine. Avevo capito che Assunta è una di quelle persone che hanno qualcosa di particolarmente bello da trasmettere. La realtà però ha di molto superato l’aspettativa.
Durante questo quarto incontro ho fatto la conoscenza di un’intera nuova disciplina di cui non sapevo nulla e di cui però ora non potrò più fare a meno.
Giornalismo costruttivo
Il giornalismo costruttivo (constructive journalism) o giornalismo delle soluzioni (solutions journalism) è un modo di fare notizia che si basa sul porre attenzione alle soluzioni, piuttosto che sui problemi di cui si sta parlando.
Da non confondere con una forma di ingenuo positivismo a tutti i costi alla Pollyanna, il giornalismo costruttivo è in realtà una vera rivoluzione in fatto di comunicazione.
Affascinante è stato scoprire come, fra i principali contributori a questa nuova disciplina, c’è niente meno che Martin Seligmann, il noto psicologo della psicologia dell’ottimismo.
Fare giornalismo costruttivo significa prendere atto che nella realtà ci sono situazioni complesse, problematiche difficili ma non per questo è necessario alimentare solo ed esclusivamente il senso di impotenza in chi legge.
Perché, come ben spiega Seligmann nei suoi libri, l’impotenza è uno dei principali precursori della depressione. Quando ci si sente impotenti, come tipicamente succede di fronte ad una notizia negativa riportata nello stile allarmistico del giornalismo tradizionale, si può solo essere parte del problema. Quando invece, pur riportando e non minimizzando un problema, si affianca nella narrazione anche uno o più spunti di soluzione o di riflessione costruttiva, tutto cambia.
Parlare semplicemente del surriscaldamento globale rende impotenti. Parlare del surriscaldamento globale ma allo stesso tempo raccontare di luoghi in cui sono state portate soluzioni che si stanno rivelando efficaci, permette di vedere che esistono alternative e alimenta la possibilità che altri possano adottarle.
Questo stile di giornalismo dovrebbe a mio avviso, più che mai in questi giorni in cui stiamo misurando gli effetti devastanti del giornalismo sensazionalistico, diventare il modus operandi non solo di qualunque giornalista ma anche di ognuno di noi.
Ognuno di noi, a ben guardare infatti, oggi è titolare di una sua propria testata giornalistica: il feed di Facebook o di qualunque altro social frequentiamo è il modo per rimbalzare notizie. Si può scegliere di farlo in modalità costruttiva e quindi contribuire a diffondere speranza e senso di poter fare qualcosa, anziché semplicemente diffondere e coltivare paura o qualunque altro sentimento negativo la situazione susciti di primo impatto.
Chi è Assunta Corbo
Assunta Corbo è giornalista, autrice e speaker. Dal 2012 impegnata nella divulgazione del giornalismo costruttivo. Ma soprattutto Assunta è una Donna la cui energia, solarità e bellezza fa rimanere assolutamente di stucco.
Autrice anche di Dire, Fare, Ringraziare e del Diario della Gratitudine, Assunta incarna realmente uno spirito nuovo di fare comunicazione. Lo fa con il suo sorriso, con il suo modo amichevole ma preciso di dare informazioni e condividere i principi del giornalismo costruttivo un giornalismo che ispira e che racconta il bello del mondo, esattamente come fa lei ogni giorno.
Questo articolo fa parte di “Bloginrete” de LeROSA, progetto di SeoSpirito Società Benefit srl, in collaborazione con &Love e Scoprirecosebelle, che ha come obiettivo primario ascoltare le donne, collaborare con tutti coloro che voglio rendere concrete le molteplici iniziative proposte e sorridere dei risultati ottenuti. È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire al benessere femminile e alla valorizzazione del territorio, in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista.